Ristorante arabo Nabil

Genova, la città della lanterna, da dove guardi il mare, ma appena alle tue spalle cominciano le montagne, questa bella città profumata di tradizioni culinarie come il pesto e la focaccia, ecco proprio lei ospita ormai un grandissimo numero di negozi e ristoranti etnici, in risposta anche alla cospicua immigrazione avvenuta negli ultimi 10 anni. Tra questi, cari lettori genovesi, liguri oppure turisti curiosi di conoscere e provare cucine diverse, che profumano di città lontane e sconosciute, c’è Nabil, l’unico ristorante arabo di tutta Genova, in pieno centro anche se appena un po’ nascosto nei nostri stretti e amati vicoli. Venerdì, in occasione del compleanno della mia migliore amica, ci siamo recate per la prima volta in questo profumatissimo ristorante, preparate a tutto meno che al modo burbero del padrone del locale: l’accoglienza non è stata piacevole, ma durante la cena quest’uomo di origini palestinesi si è rivelato invece un padrone di casa ben disposto allo scherzo, pungente, molto accorto e soprattutto disponibile, dal momento che ho scattato diverse fotografie al locale (purtroppo la mia digitale non permette di riportare fedelmente la bellezza delle stanze dalle luci calde e soffuse) ed ai piatti che abbiamo ordinato. Insomma, benvenuti nel magico mondo da “mille e una notte” del ristorante arabo Nabil!

Il locale è disposto su due piani, l’arredamento è abbastanza semplice, ma dai particolari accurati, come i cuscini ricamati sparsi sui divanetti, i tappeti e le immagini appartenenti al mondo arabo appese alle pareti.

Per cominciare, sfogliando l’accurato menù in cui sono presenti anche diverse spiegazioni per chi non conosce la cucina araba, abbiamo deciso di ordinare Tabule, un piatto a base di grano, pomodori e cetrioli aromatizzato alla menta, e i famosissimi Falafel, medaglioni fritti di ceci e spezie, accompagnati da yogurt. Entrambi questi piatti sono gustosissimi, saporiti e profumati, assolutamente da provare. Da bere, oltre all’ acqua naturale, abbiamo ordinato il tè alla menta, che avevamo avuto il piacere di bere già in altre in occasioni: purtroppo non ci ha soddisfatto troppo, poco zuccherato e dal sapore molto forte una volta arrivati al fondo della teiera.

Come piatto principale abbiamo ordinato il Mansaf, un piatto tipico giordano a base di riso, mandorle, e pinoli accompagnato da yogurt cotto con carne d’agnello (una squisitezza!), e Bamia ma ruz, un gustosissimo piatto unico a base di riso e frammenti di nidi di rondine (filamenti di pasta secca, sottilissimi) servito con carne d’agnello e verdura tipica araba, a forma di piccolo zucchino: un piatto gustosissimo (quel che rimaneva del sughetto l’ho maleducatamente “spalmato” sul pane arabo perchè sarebbe stato un sacrilegio lasciarlo lì!), che consiglio vivamente a tutti, tranne a coloro i quali non amano il piccante; infatti queste piccole verdure racchiudono un cuore dal gusto deciso, non piccantissimo, ma forse un po’ forte per chi non è abituato a mangiare cibi piccanti. Tutte queste portate sono state accompagnate dal buonissimo pane arabo.

Per concludere abbiamo ordinato due piccoli dolci, scherzando con il padrone del locale che cercava di darci una piccola lezione di arabo (con risultati scarsissimi!): Esh el-bolbol, “nidi di usignolo” preparati con sottilissimi fili di pasta secca, che nascondono al loro interno dei pistacchi (ce ne sarebbe voluta una quantità industriale, sono buonissimi!) e i Greibe, biscotti di pasta frolla di ceci tostati, burro e zucchero, dalla consistenza farinosa, davvero si sciolgono in bocca. Di questi ultimi ho cercato di carpire la ricetta a Nabil, ma lui non ha ceduto alle mie lusinghe 🙂

E’ stata una cena davvero piacevole, i prezzi non sono esagerati (leggermente più alti di altri ristoranti etnici, più bassi dei ristoranti italiani), tutti i piatti ci hanno lasciato molto soddisfatte e siamo uscite dal locale sazie, ma non nauseate, come al contrario succede spesso al termine delle cene nei ristoranti cinesi, ad esempio. La cucina araba è molto più delicata e leggera di quanto erroneamente si possa pensare: sicuramente tornerò da Nabil per provare altri piatti del suo menu, nel frattempo lo consiglio a chiunque si trovi nei paraggi di Genova 😉



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