Cima alla genovese

Ormai gira così su questo blog: sembra proprio che io sia una psicopatica che “va a periodi”! Prima solo dolci per due settimane, ora solo ricette di famiglia ormai da qualche post… Che ci volete fare, più che altro è una questione di svampitaggine: questa ricetta l’abbiamo preparata e fotografata a Natale! In effetti il tempo non era dei migliori e avevo pure la febbre, perciò le foto non sono proprio il non plus ultra… A parte questo, non posso far altro che evitare di dilungarmi come nei post precedenti: chi ogni tanto mi legge immaginerà che questa ricetta venga dritta dritta dal “ricettario” di mia nonna, adesso tramandato dalla mamma con qualche piccolo accorgimento (più precisione, evviva!). La cima alla genovese è un buon secondo piatto tipico della mia amata regione, talvolta servita anche come antipasto, la cui preparazione non è complicata, ma un po’ lunga. Rimboccatevi le maniche e portate pazienza: il risultato finale non vi deluderà! 😉

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Ingredienti per circa 4/5 persone:

1/2 cervella
1 fettina di vitello
2 hg laccetti
4/5 foglie di lattuga
4 uova
1/2 spicchio d’aglio
Maggiorana q.b.
2 manciate di piselli (freschi o surgelati)
1 tasca o pancia
Parmigiano Reggiano q.b.
Sale q.b.
Burro q.b.

In una padella con pochissimo burro far cuocere la cervella, i laccetti e il vitello.

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Una volta cotta la carne trasferirla in un mixer e nella medesima padella far ammorbidire le foglie di lattuga.

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Passare al mixer la carne con un po’ di maggiorana e l’aglio, quindi aggiungervi la lattuga ammorbidita e “frullare” ancora per qualche secondo, ottenendo un composto piuttosto morbido.

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In una ciotola mescolare il composto di carne e verdura con le uova, salare, quindi aggiungere una manciata abbondante di Parmigiano.

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Mescolare bene gli ingredienti e aggiungere i piselli.

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Versare con l’aiuto di un cucchiaio il composto nella tasca (si può ordinare dal macellaio già cucita, con solo un’apposita apertura per riempirla) finchè non sarà piena. (Occorre lasciare qualche cm di spazio vicino all’apertura della tasca per poterla cucire senza perdere il contenuto!)

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Una volta riempita, cucire la tasca con filo abbastanza spesso, facendo attenzione a non lasciare buchi aperti.

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Cucita la cima, fasciarla in uno strofinaccio (possibilmente bianco o comunque non troppo colorato) chiudendolo “a caramella” ai lati con un po’ di filo.

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Porre la cima in una pentola capiente ricoperta d’acqua e portare a ebollizione. Cuocere per circa 2 ore, mantenendo l’acqua in leggera ebollizione.

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Sfasciare la cima, porla in un piatto e coprirla con un tagliere di legno o un oggetto piuttosto pesante, cosicchè rimanga leggermente schiacciata. Una volta fredda, tagliare la cima a fette di circa 0,5 cm e servire.

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